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Ricordo di Guglielmo Adilardi

Due giorni fa è mancato dopo lunga malattia Guglielmo Adilardi amico sincero e studioso di rango.
Nato a Meolo nel 1948 e laureatosi in Diritto Ecclesiastico, da lungo tempo residente a Prato, Guglielmo si era dedicato con intensa passione e cura profonda agli studi storici sul Settecento riformatore, sul Risorgimento, sull’Italia liberale e repubblicana, divenendo al contempo fattivo promotore di cultura. Suo campo privilegiato di ricerca era la Storia della Liberamuratoria (Massoneria, società e politica, Firenze, Pontecorboli, 2018; Chiesa cattolica e massoneria, Foggia, Bastogi, 2009; Massoneria femminile, Firenze, Pontecorboli, 2010, per citare solo alcuni dei suoi contributi). Sono da ricordare per lo meno le sue ricerche su importanti figure di liberi muratori quali Tommaso Crudeli (Un’ antica condanna, Foggia, Bastogi, 1989), Ferdinando Martini (Bari, G. Laterza, 2012, con Carlotta Lenzi Iacomelli), Lino Salvini (La massoneria di Lino Salvini, Firenze, Pontecorboli, 2014) l’antifascista Giuseppe Meoni (Giuseppe Meoni 1879-1934. Un maestro di libertà, Firenze, Pontecorboli, 2011), sul quale curò anche un pionieristico convegno (1989) e provvide ad un annullo filatelico, e soprattutto Giuseppe Mazzoni, Gran Maestro, triumviro toscano del 1849, deputato e senatore, tra i principali protagonisti della democrazia mazziniana. Al Mazzoni, simbolo del Comitato Pratese per la Promozione dei Valori Risorgimentali, Guglielmo ha dedicato ben due volumi (Memorie di Giuseppe Mazzoni, 2 voll., Pisa, Pacini, 2008-2016), oltre a saggi, convegni e ulteriori iniziative. Per altro, il suo raggio d’interessi copriva temi di storia dell’arte, di storia sociale tra settecento e ottocento, finanche la congiuntura napoleonica. Negli ultimi anni, in collaborazione con Carlotta Lenzi Iacomelli, aveva dedicato due volumi a Accademie, salotti, giochi di società e amori segreti nella Firenze del Settecento (Firenze, Pontecorboli, 2017) e alla Firenze nell’Ottocento lorenese (Firenze, Pontecorboli, 2018). Il suo più recente studio ha avuto come argomento il concordato napoleonico del 1801 (Napoleone Bonaparte: trono e altare, 1801, Firenze, Pontecorboli, 2019). Ma numerosi sono stati anche i contributi in riviste e opere collettanee, con le curatele tra gli altri di Aldo Alessandro Mola e José A. Ferrer Benimeli. Contributi, alcuni dei quali si sono concentrati su importanti frangenti del Risorgimento. Del Comitato Pratese per la Promozione dei Valori Risorgimentali, Adilardi era un sostenitore attivo e sincero. Per chi scrive, Guglielmo era uno studioso preparato e appassionato, un riferimento, un amico vero. Per gli appartenenti al Comitato rimarrà il ricordo di un ricercatore attento, sempre disponibile al dialogo e al confronto, per una seria promozione culturale.

Andrea Giaconi
Vicepresidente del Coordinamento dei Comitati per la Promozione dei Valori Risorgimentali
Segretario del Comitato Pratese per la Promozione dei Valori Risorgimentali
04-10-2020